giovedì 14 febbraio 2013

SANREMO E' SEMPRE SANREMO!
- Vetriolo sul Festival che tutti amiamo!-


Cari amici e amiche,
oggi parliamo dell'unica cosa che ha potuto distogliere tutti i telegiornali e i quotidiani dalle dimissioni di Benoit XVI ( così lo chiamano in Francia e trovo faccia molto stilista di provincia!).
Fortunatamente l'Italia è un paese laico, ma nessuno se l'è ricordato, tantomeno i mezzi di informazione che hanno analizzato, soppesato, sviscerato ogni più piccolo dettaglio cercando di scrivere la storia e riuscendo solamente a martoriarci i marroni.
Benvenuto quindi al Festival di Sanremo che ci fa tornare alle cose di tutti i giorni e alla nostra voglia di poter sparlare di cose che capiamo e sappiamo.


Analizziamo un po' di cose.
FAZIO. Ha la faccia da quello che non ti passa il compito in classe, che non fuma e non beve e non molla mai una scorregia e ti mette sempre di fronte alla tua mediocrità. Il suo appoggio -non troppo velato- alla sinistra ha causato più danni della puntata di Berlusconi da Santoro. Ora mi attendo che le coppie gay vengano messe fuorilegge. Aveva già innovato, bene, in passato e anche quest'anno il suo festival è comunque bello e senza un Crozza -nel senso di corpo estraneo ad una passerella di canzoni- nella seconda puntata l'attenzione è tornata sulla musica.


CROZZA. In effetti che senso ha avuto la sua esibizione? Polemica e questa c'è stata. Dico solo una cosa: sapendo che tutti lo aspettavano al varco lui cosa pensava di fare partendo con una parodia di Berlusconi - che tra l'altro non ha strappato un sorriso neanche a volere?- Le altre cose le aveva già fatte nel suo programma, parola più parola meno. Aldilà di tutto, che senso ha avuto? Solamente garantirsi un picco di l'ascolto.

LITTIZZETTO. Tutti a dire che sdrammatizza e dissacra. Ma sbracare di continuo facendo la scema ogni due per tre va un po' troppo oltre. Non ha ancora trovato il senso della misura, ma è pur sempre al Festival non la sagra della cozza e della fava!

BAUMGARTNER: Felix Baumgartner al Festival di Sanremo, era necessario?  Credo non ci sia niente altro da dire se non che coi soldi della sua impresa folle e cretina si potevano costruire scuole e ospedali con sponsor la RED BULL ( ma forse queste cose non rientrano nell'immagine del BRAND!)

PRESENTATORI. Per la prima volta a Sanremo una donna ha costruito le scenografie e devo dire che le trovo affascinanti. Non bastava quindi prevedere uno schermo dove si potesse leggere il risultato della scelta tra le due canzoni senza far scomodare tante pseudo celebrità e fargli dire cose scontate bloccando il ritmo della gara?

BAR REFAELI. Non parlo per invidia, nooooooh! Ma di belle e cretine è pieno il mondo c'era bisogno di vestirla con un centrino a lutto e di farle sbatacchiare una batteria? Per il resto scende bene le scale, è simpatica ma , mi domando, non sarebbe ora che il Festival della canzone italiana facesse a meno delle bellone inutili? Sennò dateci dei ragazzoni col pisello al vento e siamo pari!

TOTO COTUGNO e il Coro dell'Armata Rossa. Mentre non c'è niente da dire sulla apertura con il bellissimo coro di Verdi, c'è molto da dire sull'omaggio ai 15 o 16 Festival riservato a Toto Cutugno. Allora premiamo anche gli operai che hanno fatto 40 anni nella stessa fabbrica o indiciamo un premio al barista che ha i calli più grossi dopo 35 anni in piedi. E' vero che all'estero danno premi alla carriera, ma generalmente si tratta di Artisti.


Per oggi basta.
Domani il resto
( tipo anche il vestito di Chiara o l'omosex vestito di color Barolo -col tenore alle spalle- che cantava di un mazzo! Mah).
La vostra Zia Abby

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