giovedì 29 maggio 2014

LA VERSIONE DELLA ZIA DELLA SEMIFINALE di THE VOICE!


Buongiorno esodate e fans dell'estrema destra Inglese (immagino che uno di estrema destra in Inghilterra sia un pazzo, un delinquente, uno che messo alle strette può arrivare anche e imbrattare un muro! O allearsi con Grillo).
Mercoledì sera c'è stata l'attesa semifinale ad otto di The Voice of Italy e, anche se nel programma nessuno ha mai detto chiaramente con che percentuali certi cantanti sono passati, si era già capito quali sarebbero stati i 4 finalisti( uno per ogni Coach!) Eccoveli:



Ma vediamo e valutiamo i cantanti; dei coach e presentatori della trasmissione parleremo per la finale di GIOVEDI' prossimo (non mercoledì!)
Intanto bisogna dire che il lifting effettuato sul format della trasmissione tra la prima, noiosa, edizione e questa ha giovato dandole un senso e motivandone la visione.
Il target di The Voice è piuttosto gay oriented -sono i soli che hanno una vita entusiasmante oggi in Italia- e quindi state pur sicuri che se un maschio sta a casa il mercoledì sera (ora che è finita la Champions League) appartiene all'ordine delle Pink Panthers!
Ma mi sussurrano che le "ragazze che amano le ragazze" sono entusiate e -pare- ricambiate da una delle due Coach! (vi aiuto non è la Carrà!).


La tanto discussa presenza della Suora ha portato il livello di ascolto da 2 milioni della prima a 3 e mezzo della seconda stagione.
Quindi si sa già dalla blind audition chi vince anche se mi dovete dire voi chi comprerebbe un suo disco a parte Fra Cionfoli che adesso non si sente più solo e guarda alla suora con occhi da fan di Palyboy!
L'idea di far cantare una canzone in Inglese e una in Italiano è stata funzionale al programma e ha fatto meglio capire certe potenzialità.
Ma veniamo al dettaglio dei cantanti.
Nella prima sfida c'erano il vincitore Giacomo Voli e l'odiosa Daria Biancardi. Brava ma inutile come un rutto liberatorio dopo un brodino di carne.
Nella seconda sfida c'erano Tommaso Pini che canta in falsetto anche i pezzi di Barry White e -in una incresciosa camicia trasparente talmente gay che avrebbe imbarazzato anche Ricky Martin- il plastico e dinoccolato Giuseppe Maggioni che ad ogni acuto, come una prostituta che sa il fatto suo, allarga un po' di più le gambe e si scalmana fingendo piacere. E' passato il falsettato Pini.

Nella terza c'era di "destinato" Dylan Magon contro la destinata vincitrice suor Cristina. Stravince la suora che sarà costretta a farsi -per anni- tutte le repliche di Sister Act il Musical, una cosa brutta e desolata come un comicizio di Giovanardi.
Nel quarto scontro abbiamo ritrovato l'altro ambiguo/falsetatto Stefano Corona -talmente poco simpatico - che le compagini di gay affezionati alla trasmissione (anche se lo sospettano dei loro) pur di non vederlo più si sono autotassati e hanno votato in massa la "non avvenente" diciottenne Giorgia Pino.
Che a tutti sembra un fenomeno per la caratteristica vociona rauca ma se avessero guardato meglio la carta d'identità avrebbero capito che Giorgia è il cognome e che, come stranezza,  gli piace vestirsi da donna.
Tutto sommato una finale giusta con un bel livello di concorrenti, cosa che non si potrebbe certo dire della ultima edizione di X Factor dove ha vinto...coso...lo svociato....magro del sud......l'evanescente Michele.

Ho detto tutto. Beh tacendo della figura dimmerda della Noemi. Ma in un paese come l'Italia si è solo messa avanti coi lavori.
Saluti dalla vostra
Zia Abby


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