mercoledì 19 febbraio 2014

OGGI TOCCA SCRIVERE DI SANREMO!


Cari amici italiani, adorate italiane;
oggi ci tocca. E' inutile fare gli snob che odiano, boicottano, insorgono per i costi dei conduttori o per il rituale sempre uguale del Festival; per la presenza degli ospiti che -non entrandoci niente col Festival della canzone italiana- ne interrompono il ritmo e la godibilità e dilatano i tempi fino a farti girare come un vampiro senza vita per casa aspettando di poter sentire la Giusy Ferreri che ha cantanto due canzoni anonime come una dichiarazione di uno qualsiasi dei parlamentari 5 Stelle.

Il Festival io lo guardo tutti gli anni. Non lo salterei per niente al mondo perchè è un po' come Natale che pur avendo perso il significato religioso, pur essendo la festa di Babbo Natale ( inventato dalla Coca Cola) resta una data dalla quale la mia vita non può prescindere. 
D'altronde ci si affezziona anche ai maglioni slabbrati, al marito scoreggione, alle amiche invidiose ma care, ai politici che fanno fatica a reinserirsi in un contesto lavorativo e scendono a qualsiasi compromesso pur di restare a galla (anche se la figura che si rimedia, in questo caso, è proprio quella di essere uno stronzo per galleggiare così bene.)
E sapete tutti che mi sto riferendo a proprio a Casini!

                                                                Ehi dici a me? Ehi dici proprio a me?

Allora poco importa del sipario che non si alzava ( abbiamo copiato i Russi delle Olimpiadi?) del deja vù dei due disoccupati che si vogliono fiondare giù (noi contrinuenti abbiamo pagato la sorveglianza ? Cacciatela!), della Casta che canta e balla, di Fazio che fa il bravo ragazzo sempre ( rutta una volta, ubriacati in diretta!) e che probabilmente si risulta noioso e finto da solo, degli omaggi a Jannacci, a De Andrè e a Freak Antoni, delle standing ovations a Cat Stevens (tutti 'sti omaggi fuori tempo massimo....perchè?), della Mitica Carrà che come Mike o Battisti sono dei pezzi del nostro sentire, del nostro essere italiani....


Ma non era il Festival della canzone italiana, non si doveva parlare di nuova musica, non si dovrebbe cercare un nuovo mister Volare per vendere anche qualcosa all'estero?
Arrendetevi! SANREMO in realtà è un programma televisivo e ce lo testimonia il fatto che per sentire 14 canzoni ci sono volute 4 ore! TOO MUCH!
(continua!)
La vostra
Zia Abby

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