venerdì 18 aprile 2014

THE VOICE:  ESOTISMO E FASCINO DELLE SFIGHE DEGLI ALTRI!




Buongiorno frugolette e tarallucci del mulino raimbow, l'unica notizia buona di oggi è che non è lunedì! Vi pare poco?
A casa nostra sono rimaste poche cose che ci danno ancora gioia e felicità; sapere che prima o poi metteranno anche Formigoni in galera -e per dispetto lo metteranno in una cella di maniaci ma eterosessuali- e sapere che Scajola non è nelle liste delle europee. Poi per tutto il resto se non ci fossero i sogni - che io non voglio smettere di inseguire...bleah! - e The Voice of Italy sarebbe una vita davvero piatta! Beh la vostra di certo!

Parliamo di te Voice che mi sono vista ieri registrata (che pure la Zia ha la sua vita privata e mercoledì ero in un lussuoso ristorante, talmente esclusivo che senz'altro mi hanno ammessa per sbaglio!)


La mia impressione -vedendo le esibizioni di THE BATTLE- è che qui a The Voice arrivino solo disperati che si sono già visti sbattere tante di quelle porte in faccia che quasi tutti hanno meno naso di Califano.
Si vede che sono mestieranti del palco, che cantano da anni, perchè danno tutti e tutte (le donne poi si vestono come bagasce e si atteggiano a amanti del genere "Ti sculaccio perchè so che ti piace!") il peggio di loro stessi smaniando e atteggiandosi a rockstar bulgare. Emettono vocalizi anche quando si presentano e gorgheggiano sugli assolo di chitarra arrivando ad aggredire il palco anche quando cantano "44 gatti!"


In pratica quasi tutti sono condannati, come la albanese vincitrice dello scorso anno che io ancora purtroppo non sono riuscita a dimenticare ma gli altri italiani sì, ad esibirsi in sagre popolari, feste di paese e in raduni per scambisti. Il mestiere che hanno imparato da soli -come per quelli che da soli hanno inziato a sciare o a giocare a tennis- li porta ad avere dei difetti che non si potranno mai togliere.

Come già scrissi e scrivo ancora questo talent in particolare usa i cantanti come carne da macello, non privilegia la bravura ma cerca i fenomeni (non ci sono contratti e carriere discografiche come promesse e premesse!) come la Suora, un bluff che rientrerà presto, la perdono solo perchè alla fine risulta la sola donna che non veste male in questa trasmissione.


Fra tutti salvo solo questi: la Megrè, Gianmarco ( l'unico maschio scopabile del mazzo!) e Esther. Dylan il rapper bolso fa parte dei fenomeni come Gianna la cantante scalza, la "in arte Debby"-nome da film hard-, Simone il primo cantante transgender ma infelice per il suo nome da maschio, Luna che ulula e rotea i ricci cercando i primi piani e un manager cui donarsi in tutte le pose.

Guardare The Voice è un po' come gettare un occhio nell'altra corsia dell'autostrada quando ci sono le code e gioire come ricci per la grandiosa botta di sfiga degli altri! E' questo lo spirito di noi italiani!

La vostra
pasqualina
Zia Abby






nSono 

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