venerdì 4 aprile 2014



MOZILLA (Firefox) l'AD, Brendan Eich, costretto alle dimissioni perchè contrario alle nozze gay!


Nel 2008 Brendan Eich aveva donato 1.000 dollari ad una associazione antigay che finanziava una campagna per un referendum per l'abrogazione del matrimonio tra gay. L'AD in una intervista al New York Times, aveva tentato di difendere il suo punto di vista. Dichiarando di essere in grado di separare le sue idee personali da quelle lavorative. Ma non è servito a niente, e giovedì è stato costretto a lasciare. La presidente di Mozilla, Baker, ha spiegato: «Sappiamo perché la gente si è arrabbiata e si è sentita colpita: non siamo riusciti a restare fedeli a noi stessi».

Buongiorno cari amici ed amiche e carini della potentissima (per i politici italiani) lobby gay (che in italia ha il potere estremo di non contare niente forse perché uno dei paladini della causa è Cecchi Paone!)
La notizia di oggi è proprio questa e la domanda è: E' giusto che una persona venga rimossa dal proprio incarico perché ha una idea diversa o non vista bene dalla azienda per la quale lavora?
Voi sapete bene come la penso, malgrado la comunità gay in Italia esista solo nel giorno di quella orrenda baracconata del Gay Pride e per i più repressi si sfoga nel potersi mascherare da donna nei giorni del Carnevale di Venezia, ritengo che la assoluta mancanza di parità di diritti tra persone eterosessuali e omosessuali sia talmente eclatante e insopportabile che si possa anche giustificare il rancore per quelli che sono contrari a tali diritti!


Ma leggendo in calce alla pubblicazione della notizia su La Repubblica online leggo questi commenti:
Lettore_965522 (non hai un nome?): Esagerati. Io sono favorevole alle relazioni gay, sono profondamente contraria al matrimonio etero o omosex che sia, ma posso interagire e lavorare con chi è di idee democraticamente diverse dalle mie... Ok tu sei contraria al matrimonio ma gli etero ce l'hanno e darlo ai gay non comporterebbe nessuna rinuncia per quelli che già possono farlo no?

Fraenk: Ecco un'altra vittima del politically correct gay friendly...dopo barilla, un altro da rieducare......io tremo all'idea che passi il ddl Scalfarotto.....tra l'altro interessante che il corriere parli di CEO "omofobo" e "antigay" quando si tratta solamente di una persona contraria al matrimonio omosessuale, come la maggioranza dei cittadini... Intanto Barilla ha fatto discriminazione e non comprerò mai più un loro prodotto! Punto uno! Ma pensiamo a Fraenk; è vero che si tratta di una persona contraria al matrimonio omosessuale ma lui ha finanziato un gruppo contro i gay. Poi sei così sicuro che la maggioranza degli italiani sia contraria ai matrimoni tra persone dello steso sesso?

Notsonice:  Ormai la comunità omosessuale non si limita a lottare (giustamente) contro le discriminazioni. Non basta che non li si odi, bisogna anche amarli, altrimenti hanno reazioni isteriche. Il problema è che con questo atteggiamento a mio parere creano solo maggiore ostilità. Hanno il diritto di esigere rispetto, ma non di piacere a tutti. Ritengo che questo sia sacrosanto. Bisognerebbe pensare un po di più in questa maniera. Le crociate col ferro e il fuoco della "Verità" sugli infedeli hanno fatto danni immani già secoli fa. Chiediamo equilibrio e rispetto di tutte le opinioni ad entrambi gli attori di questa impari lotta poiché, in ITALIA, la maggioranza ha tutti i diritti mentre chi è gay è costretto ad elemosinare almeno una legge contro l'omofobia (che viene negata sempre con nuove ed immaginifiche invenzioni dai nostri politici!)
La vostra
Zia Abby

1 commento:

  1. Dico la mia.
    Intanto nessuna azienda dovrebbe avere il diritto di cacciare qualcuno per le proprie opinioni (e questo è perfin banale) ma neppure per aver finanziato una associazione contraria a qualcosa che non leda i diritti di qualcuno o la legge vigente: e non mi risulta che la comunità gay abbia ancora acquisito il diritto di matrimonio. Tutto il resto è fuffa e livore).
    Poi, esistono le "opportunità": ed è "opportuno" che il ceo di una grande azienda stia attento a esprimere i propri convincimenti in pubblico, se questi rischiano di creare un danno di immagine all'azienda (Mozilla, Barilla... toh, fanno pure rima!). In questo caso gli azionisti possono decidere di esercitare una moral suasion per ottenere le dimissioni del ceo, che in quanto dirigente apicale dovrebbe essere molto attento alla immagine sua e della azienda che rappresenta. Hanno fatto bene gli azionisti di Mozilla a cacciare Eich? boh, non lo so. Soldi loro, cazzi loro.

    Poi, ci sarebbe da discutere a lungo sul preteso diritto gay al matrimonio e non invece al diritto ad una unione legalmente riconosciuta: non addentriamoci o non ne usciremo.

    Quello che trovo pericoloso e fuorviante è la continua richiesta di una legge contro l'omofobia che tenda a condannare per via penale il diritto ad avere una opinione (notare, OPINIONE) che vada in contrasto con gli orientamenti di qualcuno, tanti o pochi che siano. La persona è già difesa sotto ogni aspetto dalla costituzione: creare una cerchia ristretta, ulteriormente protetta non solo da abusi fisici e morali, ma anche "opinioni" è una stortura deviante e un precedente pericolosissimo, da rifiutare.

    Tanto le dovevo, signora zia, e mi versi una altra tazza di tè, please! ;)

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