MOZILLA (Firefox) l'AD, Brendan
Eich, costretto alle dimissioni perchè contrario alle nozze gay!
Nel 2008 Brendan Eich aveva donato
1.000 dollari ad una associazione antigay che finanziava una campagna per un
referendum per l'abrogazione del matrimonio tra gay. L'AD in una intervista al New York Times, aveva tentato di difendere il suo
punto di vista. Dichiarando di essere in grado di separare le sue idee
personali da quelle lavorative. Ma non è servito a niente, e giovedì è stato
costretto a lasciare. La presidente di Mozilla, Baker, ha spiegato: «Sappiamo
perché la gente si è arrabbiata e si è sentita colpita: non siamo riusciti a
restare fedeli a noi stessi».
Buongiorno cari amici ed amiche e
carini della potentissima (per i politici italiani) lobby gay (che in italia ha
il potere estremo di non contare niente forse perché uno dei paladini della
causa è Cecchi Paone!)
La notizia di oggi è proprio questa
e la domanda è: E' giusto che una persona venga rimossa dal proprio incarico
perché ha una idea diversa o non vista bene dalla azienda per la quale lavora?
Voi sapete bene come la penso,
malgrado la comunità gay in Italia esista solo nel giorno di quella orrenda
baracconata del Gay Pride e per i più repressi si sfoga nel potersi mascherare
da donna nei giorni del Carnevale di Venezia, ritengo che la assoluta mancanza
di parità di diritti tra persone eterosessuali e omosessuali sia talmente
eclatante e insopportabile che si possa anche giustificare il rancore per
quelli che sono contrari a tali diritti!
Ma leggendo in calce alla
pubblicazione della notizia su La Repubblica online leggo questi commenti:
Lettore_965522 (non hai un nome?): Esagerati.
Io sono favorevole alle relazioni gay, sono profondamente contraria al
matrimonio etero o omosex che sia, ma posso interagire e lavorare con chi è di
idee democraticamente diverse dalle mie... Ok tu sei contraria al
matrimonio ma gli etero ce l'hanno e darlo ai gay non comporterebbe nessuna
rinuncia per quelli che già possono farlo no?
Fraenk: Ecco un'altra
vittima del politically correct gay friendly...dopo barilla, un altro da
rieducare......io tremo all'idea che passi il ddl Scalfarotto.....tra l'altro
interessante che il corriere parli di CEO "omofobo" e
"antigay" quando si tratta solamente di una persona contraria al
matrimonio omosessuale, come la maggioranza dei cittadini... Intanto
Barilla ha fatto discriminazione e non comprerò mai più un loro prodotto! Punto
uno! Ma pensiamo a Fraenk; è vero che si tratta di una persona contraria al
matrimonio omosessuale ma lui ha finanziato un gruppo contro i gay. Poi sei
così sicuro che la maggioranza degli italiani sia contraria ai matrimoni tra
persone dello steso sesso?
Notsonice: Ormai la
comunità omosessuale non si limita a lottare (giustamente) contro le
discriminazioni. Non basta che non li si odi, bisogna anche amarli, altrimenti
hanno reazioni isteriche. Il problema è che con questo atteggiamento a mio
parere creano solo maggiore ostilità. Hanno il diritto di esigere rispetto, ma non
di piacere a tutti. Ritengo che questo sia sacrosanto. Bisognerebbe
pensare un po di più in questa maniera. Le crociate col ferro e il fuoco della
"Verità" sugli infedeli hanno fatto danni immani già secoli fa.
Chiediamo equilibrio e rispetto di tutte le opinioni ad entrambi gli attori di
questa impari lotta poiché, in ITALIA, la maggioranza ha tutti i diritti mentre
chi è gay è costretto ad elemosinare almeno una legge contro l'omofobia (che
viene negata sempre con nuove ed immaginifiche invenzioni dai nostri politici!)
La vostra
Zia Abby
Dico la mia.
RispondiEliminaIntanto nessuna azienda dovrebbe avere il diritto di cacciare qualcuno per le proprie opinioni (e questo è perfin banale) ma neppure per aver finanziato una associazione contraria a qualcosa che non leda i diritti di qualcuno o la legge vigente: e non mi risulta che la comunità gay abbia ancora acquisito il diritto di matrimonio. Tutto il resto è fuffa e livore).
Poi, esistono le "opportunità": ed è "opportuno" che il ceo di una grande azienda stia attento a esprimere i propri convincimenti in pubblico, se questi rischiano di creare un danno di immagine all'azienda (Mozilla, Barilla... toh, fanno pure rima!). In questo caso gli azionisti possono decidere di esercitare una moral suasion per ottenere le dimissioni del ceo, che in quanto dirigente apicale dovrebbe essere molto attento alla immagine sua e della azienda che rappresenta. Hanno fatto bene gli azionisti di Mozilla a cacciare Eich? boh, non lo so. Soldi loro, cazzi loro.
Poi, ci sarebbe da discutere a lungo sul preteso diritto gay al matrimonio e non invece al diritto ad una unione legalmente riconosciuta: non addentriamoci o non ne usciremo.
Quello che trovo pericoloso e fuorviante è la continua richiesta di una legge contro l'omofobia che tenda a condannare per via penale il diritto ad avere una opinione (notare, OPINIONE) che vada in contrasto con gli orientamenti di qualcuno, tanti o pochi che siano. La persona è già difesa sotto ogni aspetto dalla costituzione: creare una cerchia ristretta, ulteriormente protetta non solo da abusi fisici e morali, ma anche "opinioni" è una stortura deviante e un precedente pericolosissimo, da rifiutare.
Tanto le dovevo, signora zia, e mi versi una altra tazza di tè, please! ;)