Ecchecazzo!
Cosa è
bello e cosa è brutto?
A volte
penso che ci vorrebbe qualcosa di magico, un concetto unico di BELLO
da mettere sotto una teca al Louvre come il metro o il chilogrammo.
Un sistema per poter distinguere oggettivamente quello che è brutto
e quello che è al contrario, bello. In questo modo potremmo poi
impedire che chiunque nel campo della moda, dell’arte e della
comunicazione potesse più propagandare il brutto.
Parlo
di certa moda che è talmente tanto “moda” da essere realmente
brutta, cafona, legata al momento o che si fonda sul
sensazionalismo, sul nuovo e basta.
Parlo
di certa Arte o Libri o Cinema o di Musica fatti apposta per il mercato. Che
possono risultare divertenti da vedere o da leggere, ruffiani perché
facili da capire e/o che sanno cogliere l’ attimo ma che,
probabilmente, non hanno in sè la forza per durare e
-inevitabilmente- il bello dentro. Sono COSE, equiparabili a dei
prodotti dei supermarket che possono essere carini e vendibili ma…
deperibili quasi avessero una data di scadenza.
A questo proposito mi scrive il giovane amico P.D.B. di Milano che si dichiara "Schiavo della Moda ma risparmioso!" che mi parla del suo dilemma. "Cara Zia Abby, anche io come te inseguo il concetto di bello e di elegante. Fosse per me mi vestirei solo di grandi marche, di capi attuali e di qualità, ma -sono sincero- ho quello che gli amici chiamano "Il braccino corto!" Come debbo comportarmi? Che fare?"
Caro Spilorcione ma non è vero che le cose belle costano molto.... Il problema è dentro di noi, nelle nostre insicurezze. Probabilmente anche un bel completino scelto con cura all'UPIM su di te sembrerà una cosa .... carinissima...insomma....
Probabilmente!....(Caro il mio "vorrei ma non posso!").
Altre domande?
La misericordiosa
Zia Abby
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