giovedì 17 dicembre 2015

I REGALI DI NATALE E L'ANNO CHE STA PASSANDO.


Buongiorno a tutti cari amici lettori,
che ci crediate o no oggi sono in vena di serietà e di saggezza. Cosa strana direte vosi! NO! La cosa strana è che sono quasi le 10.00 e sono sobria ah ah ah.
Leggevo oggi di quanto è triste il Natale quest'anno per una mia amica che ha perso un familiare molto caro ma devo dire che lo stesso sentimento lo provo anche io perchè la gioia che avevo per il Natale è sparita, svanita.
Le cause? La fine della pazienza e di un cieco ottimismo che mi ha sempre accompagnata e oggi -alla luce di tutta la follia, instabilità, perdita di valori e di identità- mi ha trasformata in una persona agnostica. Una grande agnostica ma ancora soda! Ah ah ah

Le cause? Un Papa e una Chiesa che vuole essere carina con tutti ma che nega alle gente dignità e coraggio facendo sentire sempre e tutti sbagliati. La follia di persone che uccidono in nome della religione. La faccia da culo di gente che cerca di approfittare di questo per dividere e scavare barricate tra le persone. 

Un ciclo economico storico che sta finendo, nessuna certezza per un futuro in cui ci sarà la terra così come la conosciamo e la possibilità di che il futuro davvero possa essere solo di, ancora, pochi decenni. Il capire che ci fanno "passare tutto sopra la testa" perchè non contiamo niente, perchè il "sistema" così com'è va portato avanti non curandosi di chi rimane indietro.


Da parte mia c'è la consapevolezza che le certezze di ieri non ci sono più ma anche che questo non è una perdita, una sconfitta, ma una nuova possibilità per "crescere" ancora. Il mondo diventa altro, noi dobbiamo attraversare i cambiamenti. Tenendoci stretto quello che di vero e bello abbiamo.
I biglietti di auguri, i regali vorrei poterli ignorare, dimenticarmene. A chi serve un regalo scelto all'ultimo, un "pensierino", un libro o un profumo scelto tra i più venduti perchè non conosci veramente quello che piace a quella persona?

A chi serve frequentare ancora amici che in anni e anni non hanno mai avuto uno slancio di affetto sincero, di cui non ti ricordi un abbraccio fatto con spontaneità. Amici che non ti hanno mai chiamata per raccontarti qualcosa di importante o per invitarti a fare una passeggiata e bere qualcosa in un bar guardando la gente passare. O peggio un amico/a con cui devi stare attento a quello che dici o sostieni perché potrebbe cominciare a roteare la testa e a vomitare verde?

Non ho più voglia di riempirmi la casa di cose e le giornate di gente con cui si condivide solamente del tempo. Se c'è una cosa che voglio fare nel 2016 è cercare la qualità in tutto quello che farò e che mi circonderà. Beh poi di essere più buona e di stare attenta alla linea (anche se come sempre, la mia, è impeccabile!) Ah ah ah 
La vostra Zia Abby


P:S: Se non siete affascinati dall'idea del suicidio -a fine anno- NON LEGGETE QUESTO BLOG ASCOLTANDO il CD di Ludovico Einaudi "Elements" in ospedale lo usano al posto della purga!

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