mercoledì 24 luglio 2013

FINALMENTE ANCHE IL NOSTRO BLOG HA UNO STRACCIO DI CHEF!


Care amici ed estimatori del mio Blog ( un manipolo di pazzi, sia chiaro: nell'uno e nell'altro caso!).
Mi pareva francamente un po' troppo gestire da sola spazi ed opinioni sulle colonne di questo Blog.
Allora cosa ti ha pensato questa ...enne ancora affascinante, calda e fragrante? Insomma questa pagnottella di donna?
Visto che cani e porci hanno una rubrica di cucina ed uno Chef ( più o meno famoso, più o meno bravo o addirittura più o meno figlio di Barbara Bouchet) perchè non io? Cos'ho la rogna?

Detto fatto ti ho scoperto questo genio del tegame: G.F. Fissani ( un pezzo d'uomo che non finisce più; ma anche uno dei pochi cuochi eterosessuali e non leccaculo dei politici di cui è dato conoscere!).
Nel suo inarrivabile palmares può vantare premi da capogiro : Vincitore del Paiolo d'oro di Lecco, del Colabrodo di Viserbella di Rimini, del Passino fine di Rossano Calabro, sette nominations al concorso Ocarina di Budrio col suo gruppo : G.F. Fissani e le sue leccornìe.
(Però a pensarci bene sul fatto che sia etero proprio non ci giurerei visto che non mi ha mai molestata.)

                                                Il grande G.F. Fissani nella sua sfavillante cucina di fama internazionale.

Iniziamo quindi questa preziosa collaborazione con la prima ricetta dal titolo : "Al momento del dolce la mandorla prende il caffè*" di G.F.Fissani :
Le mandorle sono buone e questo si sapeva già dal medioevo. Dovete sapere che in quell'epoca la gente moriva giovanissima e credo che una delle ragioni principali fosse proprio la efferatezza della loro cucina. Facevano di quelle porcate che confronto i piatti della cucina messicana ed etiope sono capolavori di leggerezza e di semplicità.
C'era la ribollita di rognone speziato, il sanguinaccio di cinghiale ubriacato, ma il piatto principale era il "pasticcio" una specie di PIE all'inglese. Cioè un tortino dove trovava l'ultima utilizzazione ed estrema sepoltura ogni avanzo di cucina.
Altro piatto famosissimo era il BIANCOMANGIARE ( una cacata talmente cacata che -giustamente- se ne sono perse le tracce). Anche questo era un piatto a base di quella meraviglia che è la Mandorla ed è proprio su questo pregiatissimo ingrediente che si basa la mia prima ricetta.


INGREDIENTI :
Tostate 250 gr di Mandorle svizzere del massiccio del Giura ( in forno ventilato a 180 gradi per 253 secondi!). Unite :
80 gr di marmellata di Caffè columbiano ( se non la trovate vuol dire che vivete proprio in periferia....)
100 gr di mandorle sfilettate (avete l'apposito attrezzo per sfilettarle no?)
200 gr di zabajone al cocco ( beh chi non lo sa fare?)
Aggiungete anche 3 chicchi di sale grosso del Botswana centrale -sennò con solo ingredienti di facile reperibilità voi massaie non sapete proprio cosa cazzo fare tutto il giorno-.


Sento già borbottare... Mamma come siete pigre!
Vabbeh se siete già in crisi solo per la difficoltà di reperire questi ingredienti passo ad una ricetta di tipo SFOCASCE' (un po' più semplice) titolo : "Baguette et crème à la noisette".
Prendere del pane ( tranquille se avete appena smaltato le unghie, ne hanno anche di già tagliato) un coltello e della .....come si chiama ....a sì NUTELLA e dateci giù di brutto. 
Tanto voi donne di casa siete già delle colture di cellulite e di sensi di colpa. Cosa può farvi una pagnottella e un barattolo da 500 gr a base di zucchero, grassi vegetali e il 13% di nocciole?


"Al momento del dolce la mandorla prende il caffè*" è un titolo vero della rubrica di G.Vissani sul Venerdì di La Repubblica

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