lunedì 18 novembre 2013

                       MASTERCHEF AUSTRALIA. 
                   STESSO FORMAT MA CONTENUTI MOLTO MIGLIORI!     




Buongiorno cari amici, golosi, nutellomani e vegani!
Abbiamo già parlato di buona televisone, di cucina  e di MasterChef. Lo so sembra un ossimoro, un po' come parlare di belle donne mettendodi mezzo la Clerici o di bella Tv mettendo di mezzo la Barbara Palombelli! Ma vi dimostrerò che si può fare! Per questo oggi parliamo di MasterChef Australia e di come questo programma, fratello gemello della edizione Italiana e USA mi abbia convinta a non guardare più Master Chef USa e molto probabilmente neanche la terza edizione di quello italiano.

Vedete sopra i tre giudici della edizione australiana. I primi sono due cuochi il terzo, così Oscar Wilde style, si chiama Matt Preston ed è un giornalista e critico gastronomico inglese. Il doppiatore (cosa che ho già notato altre volte in SKY) gli confesisce un tocco un po' "fru fru" che nella realtà non ha se ascoltate il sonoro originale! L'unico suo vezzo è che indossa sempre pochette, foulard e stivali texani abbinati  tanto eleganti da far sembrare la Pinina Garavaglia una commessa dell'Upim e l'Upim l'outlet di D&G! 
E' evidentemente che Matt Preston è uno schiavo della moda ma non abbiamo idea di quale essa sia!

Masterchef Australia si distingue anche perché in trasmissione hanno sempre cuochi ospiti uno più bello dell'altro (e per delle povere donne non scopate come voi non è una consolazione da poco; potete volare con la fantasia e mentre tagliate la zucchina -infervorate- pensare di avere tra le mani quella di vostro marito!)

 










 













I cuochi ospiti non vanno in trasmissione per far pubblictà ai loro carissimi esercizi ma si cimentano ai fornelli in delle disfide coi cuochi dilettanti che, se li battono, guadagnano l'immunità che gli consente di evitare l'eliminazione. 

La cosa bella dell'edizione australiana è il clima generale che non è nevrotico come nel nostro Masterchef . I  concorrenti sono sempre pronti ad aiutarsi, a darsi pareri e suggerimenti, a prestarsi ingredienti e non ad accapigliarsi e fare strategie da sfigati bipolari! C'è un enorme rispetto dei concorrenti ed ogni volta che i tre giudici si accingono ad assaggiare un piatto non assistiamo mai a disgustose sceneggiate nevrotiche di lesa maestà tanto che ai giudizi finali i tre dicono : "I piatti che ci sono piaciuti meno!" Inoltre si tende sempre ad incoraggiare i cuochi dilettanti sottolineandone i miglioramenti. 




Ogni volta che c'è una prova di cucina vengono fornite le ricette con dosi, ingredienti e procedimento di cottura. In più, ogni tot puntate,  ci sono delle Master Class dove i due cuochi-giudici cucinano facendo delle vere lezioni sui fondamentali per arricchire le conoscenze dei concorrenti e di noi spettatori. 
Non viene anche a voi di pensare che questo è utile e costruttivo mica la TV urlata dei:  MI DILUDI, o NON FARE MAPPAZZONI, o AVVOCATO COSA FA?...
Pensate che in una puntata di Masterchef Australia hanno avuto come ospite il Dalai Lama



mica la Belen Rodriguez con farfalla in mondovisione o la mamma di Joe Bastianich! 
Vedete quindi che la TV urlata, sgangherata e nevrotica si può riempire di qualità volendolo. Come ho già detto non sto più guardando Master Chef USA e mi sa che me ne fregherò di vedere il nuovo trio Barbieri-Bastianich e Cannavacciuolo (ma è capace di parlare italiano o avrà i sottotitoli?). Masterchef Australia è un magnifico esempio di una televisione non uralata, garbata ed educativa. E stata giudicata la migliore trasmisssione dell'anno in quel paese, voi direste lo stesso della nostra?
La vostra
Zia Abby

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