giovedì 26 luglio 2012


L'illusione di essere migliori. 

Cari a mici ed a mice,
quello che vi propongo oggi è un vero e proprio esperimento e riguarda sia me che voi! Sono sicura di non trovarvi tutti d'accordo ma è una cosa da tentare per riflettere insieme.
Il pezzo che leggerete è stato pubblicato da La Repubblica poco tempo fa. Tutto quello che non è in grassetto è originale di Michele Neri ( il giornalista che l'ha scritto).
Alla fine fate quello che vi consiglia la Zia e vedrete se l'esperimento può insegnarvi qualcosa! Grazie.

"Una ricerca americana accusa: chi è ossessionato dal cibo "buono" si ritiene nel giusto su tutto. E si autoassolve da ogni egoismo.
Chi mangia cibi organici si sente superiore, come se avesse comprato un bonus di moralità da spendere in altri campi." di MICHELE NERI

 


...Se di fronte alle virtù esibite di vegani, fruttariani, crudisti, fedeli amanti del bio e dell'organico, di patiti di menu ricchi di rintracciabilità... vi siete sentiti un po' snobbati, guardati dall'alto e con un misto di sacralità e supponenza, una ragione, a quanto pare, c'è.
"L'alone scuro del consumatore verde" è una ricerca scientifica, non si tratta della prima, che sostiene che, dietro ai consumatori vegani, si nasconda un cuore poco empatico....e questa nuova ricerca del giovane psicologo Kendall Ekine della Loyola University di New Orleans....ha suscitato scalpore...ed è uno dei testi più analizzati dai siti di opinione del 2012.
Il perché....è semplice: divisi i soggetti dell'esperimento in tre gruppi, Eskine ha mostrato e fatto valutare al primo solo cibi organici e di poco sapore, al secondo gruppo comfort food, cioè piacevoli schifezze che fanno male al fisico ma bene all'umore, e al terzo gruppo ha assegnato cibi neutrali.
Poi ha chiesto a ciascuno dei gruppi due cose: esprimere, dopo aver ascoltato brevi storie emblematiche, il proprio giudizio su comportamenti trasgressivi; in seguito, di offrirsi volontari per un lavoro poco gratificante e non pagato. Risultato: gli "organici" si sono mostrati più spietati nei giudizi e indisponibili ad aiutare l'altro. "C'è qualcosa nella scelta organica che fa sentire migliori e comportare peggio ", deduce Eskine, raggiunto nel frattempo da numerose mail di protesta e accuse di essere pagato dall'industria alimentare americana. "Scegliendo organico, è come se a quel punto avessero già compiuto il loro dovere, e potessero quindi permettersi comportamenti poco etici e asociali".

Consiglio : Lo avete letto tutto . Ora rileggetelo sostituendo alla parola "vegano", "organico" e "consumatore verde" la parola "animalista"!


La mia morale è : Tutto questo amore incrollabile per la causa "gli animali sono il meglio che c'è" ( facebook ne è un collettore oramai!) è il pedaggio da pagare per sentirsi " a posto" con la coscienza, i migliori? Ci sono poveri, vecchi, ospedalizzati, terremotati che hanno bisogno di attenzione, cura e tempo. Siete sicuri che gli animali (molto più carini, dolci e docili) non siano la scelta più comoda e anche ( voglio essere stronza sino in fondo) più alla moda?
La vostra
Zia Abby

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