giovedì 27 marzo 2014

THE VOICE OF ITALY, la TV -continua la recensione-




Cari amici ed amiche come va, come butta?(uso un gergo giovanilistico!)
Mi sto dando una svecchiata anche io perchè qui i rottamatori, presunti o tali, sono tutti sotto i 40 anni ( anche io fortunatamente, sono ferma sotto i quaranta da un bel po!). Fa una certa impressione vedere come ancora si muovono, agiscono e comunicano quelli del passato ventennio di teatrino politico. I principali colpevoli sono stati e ancora sono 70enni bolsi e col bau bau del comunismo, ex comici rabbiosi (250.000 euro di multa se rompi la garanzia...ma quando le pensa dopo un cenone a base di fritto imperiale di mare?), i Leghisti -che oramai sono talmente bolliti da risultare ancora esistenti ma con una la scadenza ben segnata sulla confezione-; quelli della sinistra schifata dalla povertà della gente -come D'Alema-.


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Renzi potrà essere colpevole di tutto quello che il burattinaio Grillo lo accusa ma ha svecchiato la maniera parlare e di porgersi da parte dei politici alla gente. Ora, realmente, quando sento parlare Napolitano mi sembra di vedere un vecchio filmato dei primi '900; se sento ragionare Giovanardi mi sembra di sentire il giudice che ha condannato al rogo Giordano Bruno; se sento la Mussolini una vecchia maitresse col culo a forma di poltrona ma pronta a saltare sul primo treno che passa.


Potremmo senz'altro dire che nell'ultimo ventennio, la musica come la Tv e il cinema italiano hanno prodotto tutte cose dimenticabili se non dannose? Come la grande industria si è votata all'estero, dimenticando la produzione italiana, la TV ha solamente comperando format esteri già pronti e sempre uguali a se stessi.

La tendenza della televisione è stata quella di produrre piccole trasmissioni e reality su qualsiasi argomento: la cucina, l'arredamento, lo stilismo, la musica. Ma per fare questo ha dovuto anche far diventare STAR i conduttori sacrificandone la vera essenza che sarebbe quella di scoprire il nuovo e i talenti.


Se per SKY 1.500.000 di spettatori è un successo per The Voice di RAI2 fare 2.000.000 di ascolto, in calo, non è un gran risultato. Ecco che allora sul palco si buttano i fenomeni: la suora esaltata che fa 30.000.000 di contatti su You Tube fa il miracolo e la puntata dopo passa a 3.250.000 di ascolto. Nella terza hanno messo il rapper sardo che non fa capire le rime, la ex cantate dei Jalisse che si rimette in gioco ( espressione da abolire come "Ho inseguito il mio sogno" o "Spero che la mia famiglia sia orgogliosa di me!" etc...), la ragazza che sente accanto la sorella -morta in un incidente- che l'aiuta a fare cose che prima non sapeva fare ( io come una cretina ho pensato subito al soffritto del ragù!), le pseudo storie di amore tra i giudici, la simpatia della Carrà. In tutto questo rimane che questi ragazzi -che dovrebbero essere il fulcro della trasmissione- hanno solo 90 secondi di esibizione più le scene pietose dei genitori che li aspettano mentre si esibiscono!

Amici, fidanzati e soprattutto genitori che ucciderebbe per vedere il figlio o la figlia diventare famosa perchè è loro parente mica perchè sa -oggettivamente- fare bene qualcosa. Tutti ad esaltarsi, saltare, urlare come delle Ultras ( le madri vestite tigrate!) e gioire insensatamente inseguendo un sogno non loro.
Come ho già detto lo specchio della nostra realtà è forse la televisone, peccato che, a volte, ci faccia vedere un mondo costruito sul vuoto.
La vostra
Zia Abby

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